L'idea sottostante al ringraziare non è solo quella di mettere in comunicazione l'Universo con lo scorrere dell'esistenza, ma anche transferir nel presente l'avvenimento auspicato.
Nel momento stesso in cui ringraziamo, il desiderio prende vità e si sta già plasmando perchè ringraziare significa immettere il desiderio nel presente.
questa fase è paragonabile all'amen nelle preghiere. Amen significa letteralmente "cosi sia".
Le energie del pregare e del desiderare sono molto simili fra loro. In entrambi i casi, invochiamo un ordine superiore a cui chiediamo una soluzione e suggelliamo o concludiamo con un amen o con un grazie.
La riconocenza elimina tutti i dubbi e le preocupazioni. Ci si concentra su ciò che deve essere fatto e ci si sente più sicuri. Come nella vità quotidiana, si ringrazia anche per le cose che si sono già avverate. "Grazie per aver fatto questo per me".
Si ringrazia anche per quello che si è assolutamente certi che accadrà. Con l'atto di ringraziare confermiamo la nostra richiesta e il desiderio è sancito, come se si avesse apposto la propria firma a un documento . A questo punto non c'è più alcuno spazio per il dubbio. Il metodo funziona anche nelle situazioni più disperate.